FIMIANI: “PRONTI A RACCOGLIERE FIRME PER OBBLIGO DOGGY BAG “

Una delegazione dei Circoli dell’Ambiente e gli altri componenti del comitato promotore depositeranno presso la Corte di Cassazione la documentazione necessaria per avviare l’iter di una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre l’obbligo della doggy bag per le attività di ristorazione. L’evento avrà luogo il prossimo 9 maggio alle ore 11.

Secondo il Presidente dei Circoli dell’Ambiente e primo firmatario della proposta, Alfonso Maria Fimiani: “L’introduzione dell’obbligo della doggy bag è un passo importante verso un consumo più consapevole e sostenibile. Questa iniziativa, se approvata, potrebbe ridurre notevolmente lo spreco alimentare e, di conseguenza, avrebbe un impatto positivo sull’ambiente e sull’economia. Siamo fiduciosi che l’iter di questa proposta di legge possa procedere senza intoppi e che alla fine possa essere adottata”.

Il progetto di legge di iniziativa popolare, promosso dai Circoli dell’Ambiente, si propone di obbligare i ristoratori a mettere a disposizione dei propri clienti contenitori riciclabili e riutilizzabili per il trasporto degli avanzi di cibo e bevande.

“L’obiettivo dei Circoli dell’Ambiente e degli amici che hanno accettato di far parte del comitato promotore dell’iniziativa è quello di promuovere pratiche e comportamenti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. La doggy bag è un’idea semplice ed efficace per ridurre lo spreco di cibo e di materiale plastico e per incentivare una maggiore consapevolezza sui temi dell’ambiente e del consumo responsabile”, ha dichiarato Fimiani.

Il comitato promotore è composto da Alfonso Maria Fimiani, Francesco Tetro, Iris Pellegrini,  Graziana Guerriero, Claudia Esposito, Maria Izzo, Olimpia Milione, Angela Esposito, Piero Quercia, Giuseppe Garozzo Quirini, Giuseppe Quartieri e Matteo Pafetti, che si incontreranno davanti alla Corte di Cassazione per consegnare la documentazione necessaria e dare il via all’iter della proposta di legge, di cui si allegano relazione e testo.

Pubblicità

TETRO: “SICCITA’, BENE LINEA INDICATA DA ONOREVOLE GATTA E DA DECRETO DEL GOVERNO”.

“Abbandonare posizioni ideologiche affinché si possa collaborare tutti insieme per trovare le migliori azioni da mettere in campo, meglio se condivise, ma necessariamente giuste e risolutive”. Questa la posizione dei Circoli dell’Ambiente sull’emergenza siccità e in particolare sullo spirito che anima il decreto varato dal governo, e che nella giornata di ieri è emersa chiara dalla dichiarazione di voto sulla mozione siccità espressa dal deputato di Forza Italia Giandiego Gatta discussa in Aula alla Camera.

   “Noi dei Circoli dell’Ambiente – afferma Francesco Tetro, vicepresidente dell’Associazione – riteniamo infatti utile seguire la linea indicata da Gatta per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici, e in questo caso per cercare di porre rimedio al problema, più che ventennale per il nostro Paese, della siccità”.

   “Con la dichiarazione di voto Gatta ha espresso alcuni concetti che sposano pienamente la nostra visione di tutela ambientale: puntare ad uno sviluppo sostenibile non vuol dire imbalsamare il Creato, ma porre in essere opere che siano compatibili con la tutela dell’ecosistema. Gatta ha introdotto un nuovo linguaggio: per la prima volta, in Parlamento, è entrato dalla porta principale l’Ambientalismo ragionevole”.

   “Il decreto del governo prevede una serie di misure ad hoc per potenziare le infrastrutture idriche e per aumentarne la resilienza di fronte agli impatti dei cambiamenti climatici, riducendo contemporaneamente le dispersioni di acqua – osserva Tetro – si va poi da una Cabina di regia con il compito di effettuare una ricognizione delle opere e degli interventi più urgenti alla nomina di un Commissario straordinario nazionale, fino alla semplificazione e snellimento delle procedure per la realizzazione delle opere”.

   “Quindi – conclude Tetro – si tratta di mettere in campo non soltanto attività concrete dedicate all’emergenza idrica ma anche un nuovo ambientalismo basato sulla scienza e sulla tecnica che non pensi soltanto alla decrescita quanto si concentri invece sullo sviluppo sostenibile, senza ‘no’ pregiudiziali ma con aperture alle migliori pratiche disponibili e alla necessità di progresso richiesto dalla società”.

MOZIONE UNITARIA, RIPARTIAMO CON RINNOVATO SLANCIO

“Presenteremo, alla prossima assemblea, una mozione unitaria per rilanciare le attività della nostra associazione, pronta ad affrontare le sfide della transizione ecologica con il realismo che ci ha sempre contraddistinto ed ispirati da ideali liberali sempre più attuali: la nostra interpretazione del concetto di sostenibilità è ormai maggioritaria e siamo felici di poter dire di aver contribuito alla nascita e crescita, in Italia, di una coscienza ambientalista moderna”. È quanto ha dichiarato il Presidente dei Circoli, Alfonso Fimiani, che continua: “Ringrazio con affetto tutti per avermi indicato ancora una volta alla presidenza dei Circoli dell’Ambiente, nonostante io abbia avuto dei lunghi momenti in cui non sono stato all’altezza: ripartiamo con rinnovato slancio, con un nuovo organigramma e con la voglia di contribuire, anche grazie all’interlocuzione diretta ed alla legittimazione che ci viene riconosciuta dalle Istituzioni, all’attuazione di politiche ambientali sostenibili. Abbiamo in cantiere tanti progetti: il 9 maggio saremo in Corte di Cassazione per avviare l’iter di una importante proposta di legge per combattere lo spreco alimentare, mentre sono già pronte iniziative in tema di energia e rifiuti”.

La lista collegata alla mozione è così composta:

Presidente – Alfonso Maria Fimiani

Vice Presidente – Francesco Tetro

Vice Presidente – Marco Anguissola

Coordinatore Nazionale – Iris Pellegrini

Vice Coordinatore Nazionale – Giuseppe Anselmo

Vice Coordinatore Nazionale – Tony Siniscalco

Responsabile Organizzazione – Graziana Guerriero

Portavoce – Antonio Degl’Innocenti

Presidente Comitato Scientifico – Giuseppe Quartieri.

La stessa mozione prevede i seguenti incarichi: il Presidente dovrà individuare gli altri incarichi di dirigenza nazionale utili a sviluppare le attività dell’associazione; i Vice Presidenti avranno deleghe settoriali dal Presidente; il Coordinatore Nazionale – coadiuvato dai Vice Coordinatori, che avranno deleghe sulle macro aree – dovrà proporre all’Ufficio di Presidenza le nomine, successivamente da approvare secondo statuto, dei Coordinatori Regionali e Provinciali nonché occuparsi dello sviluppo dei Circoli territoriali; il Responsabile dell’Organizzazione dovrà coordinare le attività programmatiche.

CIRCOLI AMBIENTE – GOVERNO MELONI: AUGURI A PICHETTO FRATIN, ORA PUNTARE SUBITO SUL NUCLEARE.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha individuato nella persona dell’On. Gilberto Pichetto Fratin, esponente di Forza Italia, il nuovo Ministro per l’Ambiente.

“Ringraziando il Prof. Cingolani per l’impegno profuso durante gli ultimi mesi e la disponibilità a ricoprire gratuitamente il ruolo di consulente, al neo Ministro Pichetto Fratin vanno i migliori auguri da parte di tutti i Circoli dell’Ambiente per l’incarico ricevuto: siamo fiduciosi e crediamo che, nonostante tutte le difficoltà e le sfide titaniche che gli impone l’incarico, egli potrà svolgere un lavoro eccellente. Sicuramente l’emergenza energetica, alla vigilia della stagione invernale che per fortuna tarda ad arrivare, è il dossier più urgente di questo Governo: dal costo di energia elettrica e riscaldamento dipendono il benessere e la capacità di spesa delle famiglie da un lato e la competitività delle imprese dall’altro. Ma è indispensabile iniziare fin d’ora a pianificare seriamente: la via del nucleare è l’unica percorribile. Serve senso di responsabilità: è necessario avviare immediatamente l’iter per la costruzione delle centrali, senza perdersi dei meandri della ricerca di un nucleare pulito con il solo scopo di rimandare ancora le decisioni”. È quanto ha dichiarato il Presidente dei Circoli, Alfonso Fimiani, che continua: “La scelta di affidare a Forza Italia il Ministero dell’Ambiente ci fa ben sperare: ho ricoperto io stesso l’incarico nazionale di Responsabile Ambiente di Forza Italia Giovani e conosco da vicino l’approccio moderato, realista e concreto ai temi ambientali per aver contribuito a delinearlo. Pichetto Fratin rappresenta, da questo punto di vista, una garanzia: abbiamo bisogno di un rappresentante di Governo che vada ‘oltre ogni no’ e che in Consiglio dei Ministri abbia l’ardire di parlare di ‘crescita sostenibile’, per non bloccare lo sviluppo, ma renderlo semplicemente compatibile con la tutela dell’ecosistema. Credo” conclude “che il neo Ministro possa essere definito un ‘ambientalista moderato’ ed è il motivo per il quale speriamo che possa essere nostro interlocutore: gli chiederemo immediatamente un incontro al fine di esporgli le nostre proposte”.

LIMITI A RISCALDAMENTO, ASSISTIAMO A DEINDUSTRIALIZZAZIONE DEL PAESE PER MANCANZA DEL NUCLEARE.

« L’Italia non può fare passi indietro: non è abbassando il livello del benessere che si rilancia Paese, non è limitando l’uso dell’energia che possiamo far ripartire l’economia, ma soprattutto non è abbassando il riscaldamento a 17 gradi e rendendo invivibile il posto di lavoro di tanti operai ed impiegati che si salveranno le vite degli Ucraini ». Sono le parole di Alfonso Fimiani, Presidente dei Circoli dell’Ambiente, che continua: « Le sole sanzioni economiche hanno fallito: non vi era alcuna possibilità di colpire il Governo di Mosca. I dati sull’economia russa sono parziali: il Paese si sta impoverendo, ma Putin ha ancora le risorse economiche per il sostentamento militare perché non gli è stato difficile trovare in pochi giorni un mercato alternativo all’Unione Europea per le fonti fossili. È necessario compiere ogni sforzo possibile per porre immediatamente fine al conflitto e salvare ogni singola vita umana che oggi è in pericolo, ma è insopportabile l’ipocrisia della discussione dei gradi dei condizionatori e delle caldaie. In Italia viviamo con ancora maggiori difficoltà il problema perché siamo l’unico Paese avanzato che ha rinunziato al nucleare: stiamo assistendo alla deindustrializzazione della nostra economia – conclude – perché nel 2011 abbiamo rinunziato per la seconda volta all’energia dell’atomo, la più pulita, economica e sicura ».